Oggi ricorre il 404° anniversario della morte di William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 – Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616). Shakespeare è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.

I suoi personaggi più famosi sono senza dubbio Romeo e Giulietta, giovani innamorati che, ostacolati dalle rispettive famiglie, fanno una tragica fine nell'omonima tragedia Romeo e Giulietta.

Shakespeare è stato uno scrittore prolifico. Sono state catalogati 37 testi teatrali, 154 sonetti e vari poemi.

Le opere del Bardo dell'Avon, così come veniva soprannominato Shakespeare, sono state pubblicate in centinaia di lingue e inscenate teatralmente o riprodotte cinematograficamente in numerose varianti.

Delle sue opere ricordiamo alcune di quelle più importanti, quali le tragedie Romeo e Giulietta (1594-1596), Amleto (1600-1602), Re Lear (1605-1606), Otello (1604) e Macbeth (1605-1608); le commedie La bisbetica domata (1593), Il mercante di Venezia (1594-1597), Sogno di una notte di mezza estate (1595) e Molto rumore per nulla (1598-1599); e i drammi storici Riccardo III (1591-1592) ed Enrico V (1598-1599).

Delle sue opere sono numerose le trasposizioni cinematografiche, come, ad esempio La bisbetica domata di Franco Zeffirelli (1967), Hamlet di Kenneth Branagh (1996), Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli (1968), Molto rumore per nulla di Kenneth Branagh (1993), Sogno di una notte di mezza estate di Michael Hoffman (1999), Il mercante di Venezia di Michael Radford (2004) e Othello di Oliver Parker (1995).

Alcuni pensieri tratti dalle sue opere:
“Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.” - Antonio: atto I, scena I, Il mercante di Venezia, 1594-1597.
“Se fare fosse facile quanto sapere ciò che va fatto, le cappelle sarebbero chiese e le catapecchie dei poveri palazzi principeschi.” - Porzia: atto I, scena II, Il mercante di Venezia, 1594-1597.
“Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.” - La tempesta, 1611.
“Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte. - Romeo e Giulietta, 1594-1596.
“Buonanotte, buonanotte! Separarsi è un sì dolce dolore, che dirò buonanotte finché non sarà mattino.” - Romeo e Giulietta, 1594-1596.
“È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.” - Otello, 1604.
“L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima.” - Sogno di una notte di mezza estate, 1595.
“Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.” - Molto rumore per nulla, 1598-1599.

Che dire? Vale senz'altro la pena di leggere una delle opere di William Shakespeare. Troverai senza dubbio nelle sue commedie storie avvincenti e nelle sue tragedie storie intense. Se ti piace il genere drammatico e tragico, allora non devi perderti Romeo e Giulietta e Otello. Se ti diverti con le commedie allora puoi leggere Molto rumore per nulla e Il mercante di Venezia. Se, invece, ami il drammi storici puoi leggerti Enrico V.

Buona lettura.